Uno studio clinico di Liposuzione Alimentare

La dott.ssa Silvia Barrucco relaziona in plenaria congressuale lo studio intrapreso dal gruppo scientifico di Liposuzione Alimentare dal titolo: “Trattamento aminoacidico delle adiposità localizzate con un nuovo integratore”.

Importanti dati epidemiologici, indici di un fenomeno del sovrappeso/obesità in dilagante incremento, sono commentati dalla Dott.ssa Barrucco nell’introduzione allo studio scientifico eseguito. Inoltre, sono illustrate alcune false convinzioni,  che appaiono ormai fuorvianti ed inapplicabili per correggere i molteplici casi sovrappeso nella popolazione generale.

Si passa, poi, ad accennare alle basi biochimiche della Liposuzione Alimentare: le molecole, i recettori ed i meccanismi che intervengono sono ormai del tutto conosciuti. Non meno importanti sono le quattro caratteristiche di rapidità, sostenibilità, efficacia e sicurezza dei tre metodi di Liposuzione Alimentare, che ne fanno un gruppo di trattamenti di punta nella lotta al sovrappeso/obesità.

La dott.ssa Barrucco, dopo queste premesse, commenta lo studio scientifico promosso dal gruppo di Liposuzione Alimentare, basato sull’analisi bioimpedenziometrica  effettuata su 140 donne obese, sottoposte a trattamento aminoacidico con un integratore molto simile ad Amin 21 K per caratteristiche di qualità, composizione ed estrazione, ma implementato di Arginina ed Acido Pantotenico (Vit. B5). I risultati evidenziano come la perdita di massa grassa durante il dimagrimento sia notevolmente superiore rispetto alla perdita di massa magra, che sostanzialmente viene conservata.

Discutendo i dati ottenuti dallo studio, si può affermare che il trattamento aminoacidico garantisce un’apprezzabile efficacia e salubrità durante il dimagrimento: la massa magra (muscolo ed organi interni) viene conservata impedendo che l’organismo risenta negativamente del veloce e considerevole calo ponderale, poiché il peso perso è in gran parte tessuto adiposo.